CAPITOLO 9
Il profondo buio...
Non so perche' e non riesco a capacitarmene, ma d'improvviso il ricordo di
quella giornata appare sfocato, quasi come se nulla fosse mai accaduto.
Tutto intorno è una distesa buia , informe, infinita e senza lettura.
Ma come? E quella compagnia in cammino?
Quei volti, l'oscurita', il grigiore del cielo?
Niente, nella mente una tabula rasa. Non riuscivo a dare una
continuazione...Non riesco, ora a proseguire a fartene racconto caro lettore.
Che tipo strano son'io, fiero in pectore, sicuro ...e poi in un attimo, perso,
tramortito dall'ansia di non saper che dire, o forse non volerlo piu' fare.
Poi chissa' cosa mi passera' ora per la testa e quale storia si celi dietro
tale smemoratezza?
Mentre me lo chiedo gia' mi do' la risposta e forse la stessa non ti piacera'
caro lettore.
E' difficile da ammettere, da dire, da scrivere...
Io son Venanzio, vi
ho raccontato d'essere "il corridore di mezza via" ed ora, in questo
preciso istante, e' tormentato il pensiero di non riuscire a raccontarvelo
piu'...
Sto realizzando che tutto cio' e' un sogno e come tale precede il risveglio.
Mi vedo adesso seduto su un sasso, ad osservare il vuoto che si estende a
perdita di sguardo da punta Zoc al mare.
Sento l'aria gelida infilarsi infima tra le fibre della maglia umida,
penetrando tra i tessuti della mia schiena e mentre un brivido scuote
rapidamente ogni parte di me,mi riaddormento dolcemente e continuo a sognare...
Era solo un incubo.
Avevo appunto sognato ancora
in una delle tante notti in cui…Venanzio
Corre ancora
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