giovedì 30 gennaio 2014

VenanzioCorreAncora-capitolo36-

CAPITOLO 36

Un soldato di vedetta

Foto di ArGo
Il ponte era li' , in fondo alla discesa, poco dopo gli ultimi tornanti su un sentiero divenuto  comodo.
Una decina di metri , in basso, una piccola cascata che si getta in un bacino modesto ma limpido e profondo. Guardarlo dava un senso di disequilibrio che spingeva a non sporgersi, troppo oltre la balaustra di ferro vecchio.
Guardavo Argo che osservava Sonia, quasi volesse  accertarsi che fosse in forze ...ed era cosi'. Partita con la consapevolezza d'una sfida a se stessa, taceva, introspetta nello sguardo sereno, che poteva sembrare assente.
Un goccio di caffe' caldo, un cioccolatino e poi la piana verso Balzan.
Tutti estremamente tranquilli, la deviazione obbligata , che avrebbe allungato il giro, non aveva minato lo spirito. Solo il capogruppo, si notava bene, avrebbe preferito fare "il Rommel". Ma cosi' fu e cosi' doveva essere, secondo destino.
In ascesa il gruppo avanzo' ad elastico, ognuno col suo passo e tornante dopo tornante la quota s'alzava.
Luce che filtrava tra i rami, d'una luminosita' accecante e profili di montagne intraviste in mezzo a quel puzzle creato dal bosco.
Poi il cambio di versante e la Val di Prada a vista, messa li' da una mano sapiente a riempire uno spazio verde, fortemente inclinato, tra montagne impervie e sfumature nebbiose incombenti sulle cime.
Una vetta Dolomitica compariva ad est, bianca, maestosa, irridente nel sovrastar d'imponenza la coltre grigia, distesa a tappeto fitto ma incapace di guadagnar la quota di cappa e sconfitta dal chiaror della neve in roccia, affascinante attrazione che catturava gli sguardi.
Poi, d'improvviso lui, gia' visto e ancora la' , l'alpino di latta di Madal, opera sopraffina di Giovanni e Gianantonio Buttol, artisti locali , che a misura d'uomo con perizia doviziosa , hanno eretto una statua di scaglie di bombe e detriti bellici e piu' recentemente il compagno aquilotto, al fianco del milite di vedetta.
Sotto la bandiera tricolore, poggiati alla staccionata in legno, sguardi persi nell'immenso catturavano quella vetta bianca, iniziando ad mare la deviazione che tradi' il Rommel ma saluto' il soldato italico.

Egli e' li', fermo a guardare, sull'attenti perpetuo a ricordar che di la' , transito' la storia d'una fetta di liberta' contemporanea.

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