giovedì 27 febbraio 2014

VenanzioCorreAncora-capitolo37

CAPITOLO 37

Lucky Strike



Foto di Placido Mondin
Di qualche tratto ho perso la memoria, ma ricordo bene che sullo spiazzo di cima del monte Madal, la guida ci fece intraprendere una strada boschiva, che tagliava il monte, dritto per dritto...o almeno cosi' poteva sembrare entrando in un sottobosco coperto da una rada pineta a valle e da un boschetto di carpini, betulle e qualche sparuto larice.
La fila procedeva compatta e Argo sembrava incerto, quasi stupito del prolungarsi di quel tratto che ricordava breve, nei suoi pensieri di vecchio corridore, che qui' allenava gambe e mente, ai tempi delle corse in montagna.
Eppure ci fidavamo senza indugi a seguirlo su quella strada nel bosco, dove il silenzio era interrotto soltanto da qualche colpo ritmato, proveniente da piu' in la'.
Colpi d'ascia, sembravano. camminammo un quarto d'ora , prima di dare un senso a quel dubbio.
Nel mezzo della strada un giovane uomo, vestito in tuta da lavoro, osservava il cielo strabuzzando le pupille con aria persa e di tanto in tanto aspirava , concentrato, dal filtro della Lucky Strike.
No avevo dubbi nel riconoscere quell'acre odore che per anni avevo annusato nel bar bolognese frequentato in gioventu', nel quale un eccentrico gestore, bandiva dalla sala tutti coloro che avessero osato fumare sigarette di marca differente .




Nessun commento:

Posta un commento