Tel bute do par la val!
Foto di Placido Mondin |
Chilometro trenta, il primo obiettivo fissato nella testa, un breve tunnel stretto che anticipa una curva a sinistra...Si inizia, guardando in alto , sopra la valle aperta a riconoscere l'ossario in lontananza , sulla cima d'un monte che pare così distante, così in alto.
Qualche raggio di sole fa capolino ed allora meglio mettere la bandana. Sarò più buffo ma non voglio rischiare che il sole si abbatta sulla mia testa e sia un'incognita impazzita che possa minare la riuscita, almeno della salita a Cima Grappa...Sì, perchè ci accontenteremmo di arrivare fin lassù, a lambire i cinquanta chilometri, superando quindi la nostra storia di camminatori della distanza.
Presto siamo alla vecchia cava di Col Campeggia, laddove cartelli ben posti indicano il percorso delle trincee...Lì, penso, vorrò tornare col gruppo di camminatori consueto, con gli amici rimasti...ma poi chissà dove porterà quella strada che si perde tra pareti di sasso scavate sulla montagna, nella quale un'area deserta è parzialmente ricoperta di rovi ed arbusti spontanei...? Alla domanda troverò risposta qualche chilometro oltre.
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