venerdì 26 dicembre 2014

VenanzioCorreAncora-capitolo55

CAPITOLO 55

Tel bute do par la val! 

Foto di Placido Mondin 
Primo chilometro di salita sotto gli undici minuti, di preciso non ricordo quanto...Ci diciamo che è meglio calare, i chilometri in ascesa sono ancora ventisei...Dunque rallentiamo e chiacchierando andiamo...Al secondo "bip" della salita il Garmin, strumento che generalmente liquido con un < Tel bute do par la val! > (Te lo getto giu' per la scarpata. -traduz.-)dice abbiamo aumentato il passo, strana cosa per due che dovevano rallentare una decina di minuti prima. Presto ci arrendiamo all'evidenza e saliamo a sensazione e presto ci accorgiamo che la tabella di marcia è molto anticipata. Informiamo quindi gli amici che ci avrebbero atteso secondo orari che avevamo dato, che probabilmente al trentaquattresimo di Campo Solagna saremo in anticipo per il pranzo...
Chilometro trenta, il primo obiettivo fissato nella testa, un breve tunnel stretto che anticipa una curva a sinistra...Si inizia, guardando in alto , sopra la valle aperta a riconoscere l'ossario in lontananza , sulla cima d'un monte che pare così distante, così in alto.
Qualche raggio di sole fa capolino ed allora meglio mettere la bandana. Sarò più buffo ma non voglio rischiare che il sole si abbatta sulla mia testa e sia un'incognita impazzita che possa minare la riuscita, almeno della salita a Cima Grappa...Sì, perchè ci accontenteremmo di arrivare fin lassù, a lambire i cinquanta chilometri, superando quindi la nostra storia di camminatori della distanza.
Presto siamo alla vecchia cava di Col Campeggia, laddove cartelli ben posti indicano il percorso delle trincee...Lì, penso, vorrò tornare col gruppo di camminatori consueto, con gli amici rimasti...ma poi chissà dove porterà quella strada che si perde tra pareti di sasso scavate sulla montagna, nella quale un'area deserta è parzialmente ricoperta di rovi ed arbusti spontanei...? Alla domanda troverò risposta qualche chilometro oltre.


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