L'ortolano curioso
Foto di Placido Mondin |
Tutto
fa parte di una giornata davvero diversa. Abbiamo già camminato venti
chilometri, sono le sette...e tutto va bene . Ripartiamo ed entriamo a Romano
d'Ezzelino, piccola flottiglia di ciclisti in verso opposto ci saluta, noto
gambe depilate, freschezza atletica e la scollatura del membro femminile della
comitiva che emula Paola Pezzo.
Alla rotatoria giriamo a destra e ci inoltriamo nel
paese, tra piccoli negozietti chiusi e qualche passeggiatore mattiniero che ci
osserva con curiosità . Un barista spinge fuori dal locale lo sporco del
pavimento ed inizia la sua giornata lavorativa.
Noi siamo nel tratto semi pianeggiante, incontriamo
il cartello che indica Cima Grappa a chilometri ventisette.
Giacomo mi racconta alcune cose che distrattamente ascolto, frattanto passiamo di fianco ad un ortolano che ci
augura buon viaggio con il classico : < Onde ndeu? > (Dove andate?
traduz.). Rispondiamo : < A Cima Grappa ! > e lui fa cenni di negazione
con il capo, praticamente dandoci silenziosamente dei "pazzi".
Un trattore ci supera proprio dove comincia la
salita. Ora noi confabuliamo sulla media da tenere, incuriositi dai calcoli
della vigilia. Una jeep ci affianca e passa oltre, producendo un fumo nero dall'odore acre ,
disgustoso...aria di montagna. Primo tornante, osserviamo che il bar è in
vendita ed è chiuso...Brutti segnali di crisi per una delle aree turistiche
piu' conosciute del Veneto montano. Cipressi d'un verde intenso, lussureggiante
fino all'alta punta, scossi da un vento non fortissimo ma puntiglioso in folate
costanti che arrivano dalla valle.
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