mercoledì 17 dicembre 2014

VenanzioCorreAncora-capitolo52

Capitolo 52

Paesaggi rurali e aristocratici


Foto di Placido Mondin
Si continua , accompagnati da quella sontuosa luce nel buio.
Gli animi respirano , sincronizzati con il fiatare ancora fresco , di chi cammina da poco.
La notte è sempre la notte, benchè il mattino la stia per raggiungere e noi, senza voltarci indietro, scaliamo la rampa e passiamo via, senza pensarci troppo su.
Il tempio è alle spalle, il campanile ci spinge , curiosando i nostri passi , avvolti nella sua imponente ombra , scura in mezzo alle rade luci; buia , dentro l'oscurità.
I borghi vecchi passano. Mi fermo a scaricare la tensione, dietro ad un cespuglio in un cortile dismesso.
Verso Crespano , superiamo le fornaci e si sale sulla strada di percorrenza , che lambisce il minigolf.
Passa un motociclista, errante d'agosto , forse diretto verso il mare.
Curve e controcurve, poi la strada spiana.
Quella dritta, verso il ponte degli ultimi respiri, così come lo chiamo io, per la sua triste storia di luogo di fine vita, per molti.
Laggiu', sullo sfondo, qualcosa che mai avevo visto , un paesaggio toscano in terra veneta. Una collina bassa, al cui culmine s'erge una villa dalle fattezze apparentemente rurali, ma dallo stile aristocratico...Sì, lo so che scrivo l'antitesi dell'ovvio, ma in fondo, cerco di dire esattamente quel che penso, vedo e sento...
Il ponte è superato, Crespano passa ed ora siamo sul tratto lungo che ci porterà a Borso, quello piu' pericoloso, lungo, monotono, sulla carreggiata che inizia a farsi vivace, transitata, temibile.

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